Se ci si trova alle prese con un hard disk che ha preso fuoco per colpa di un incendio o che comunque si è bruciato, non c’è altra soluzione che fare riferimento a un centro specializzato nel recupero dati hard disk per avere la certezza di riuscire a recuperare – e quindi a utilizzare di nuovo – i dati, i file, i video e le immagini che sono presenti in quello stesso disco. Gli esperti parlano, a questo proposito, di firing, proprio per indicare la situazione di un incendio: con tale espressione sono indicati tutti i diversi guasti che derivano da un incendio, indipendentemente dalle ragioni che lo hanno determinato. Le fiamme, infatti, potrebbero comparire e divampare per colpa di un corto circuito, o per cause naturali: in qualsiasi caso, appare chiaro ed è inevitabile che il fuoco sia in grado di causare danni gravi al disco e, in particolare, ai suoi supporti magnetici. Il primo componente a subire danni è la Pbc, a causa della sua composizione – nel senso che è costituita da materiale che non è molto resistente alle fiamme – e soprattutto perché è posizionata all’esterno.

Il sito recoveryfile.it permette di capire cosa bisogna fare per il recupero dati hard disk bruciato: gli interventi che vengono ideati e messi a punto a questo scopo hanno, come detto, l’obiettivo di ripristinare la totalità delle informazioni presenti all’interno del disco prima del danneggiamento a cui è stato sottoposto. Ogni procedura è studiata nel dettaglio, non solo per assicurare la massima rapiità di esecuzione, ma anche per adattarsi alle specifiche esigenze di ogni situazione. Ovviamente, prima di intervenire viene eseguita una diagnosi approfondita, il cui scopo è quello di individuare le ragioni del guasto: come è facile intuire, un incendio avvenuto per colpa di un agente esterno andrà trattato in modo differente rispetto a un incendio originatosi in seguito a un corto circuito del disco stesso.

Nel centro di recupero dati hard disk che è possibile contattare attraverso il sito www.recoveryfile.it è presente un team di lavoro dedicato che può contare, per i propri interventi, su macchinari ad hoc, su attrezzature professionali e su strumenti specifici che consentono di estrarre i dati cambiando o emulando i criteri di funzionamento del drive. A volte ci può essere l’esigenza di ricorrere alla clean room, che non è altro che un ambiente di lavoro – noto anche come camera bianca – sterilizzato, ideale per ogni tipo di intervento su particolari e componenti di dimensioni minuscole e, quindi, sensibili a qualsiasi piccola particella estranea.

Nella clean room sono presenti dei filtri a cappe laminari attraverso i quali l’aria viene incanalata sulla base di flussi orizzontali. Anche in caso di dati in apparenza impossibili da recuperare, vale la pena di eseguire un tentativo recandosi in un centro specializzato nel recupero dati hard disk, sia che si tratti di un hard disk interno, sia che si tratti di un hard disk esterno.

Di Grey